Augurando a tutti un buon 2016, colgo
l'occasione per ringraziare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
per aver affrontato il tema dell'inquinamento ambientale nel suo discorso di
fine anno. Le sue parole hanno confermato la complessità dell'argomento e la
gravità di tale problema, non senza aver puntato i riflettori sul ruolo chiave
dei cittadini, dando luogo, così, ad un monologo rivelatosi estremamente in
linea con l'obiettivo di Mani sporche.
Di seguito si
riporta l'estratto del discorso.
"In questi giorni avvertiamo allarme per l'inquinamento. Il problema dell'ambiente, che a molti e a lungo è apparso soltanto teorico, oggi si rivela concreto e centrale - dice Sergio Mattarella, augurandosi che si "affronti" il tema "con un comune impegno da parte di tutti". Sul tema dell'inquinamento "sono utili le diverse opinioni - e non si può certo comprimere il confronto politico - ma siamo di fronte anche alla natura, e ai suoi mutamenti, che contribuiscono a provocare siccità e alluvioni. In presenza di una sfida così grande, che coinvolge la salute, è necessario che prevalga lo spirito di collaborazione". "Dobbiamo avere maggior cura dei nostri territori. Da quelli montani a quelli delle piccole isole, dove nostri concittadini affrontano maggiori disagi. Occorre combattere contro speculazioni e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali".
"L'impegno delle istituzioni, nazionali e locali, deve essere sempre maggiore. Un esempio: si può chiedere ai cittadini di limitare l'uso delle auto private, ma, naturalmente, il trasporto pubblico deve essere efficiente. E purtroppo non dovunque è così". Il tema dei beni comuni è centrale nel suo discorso. "Il compito di difendere l'ambiente ricade in parte su ciascuno di noi. Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, acqua, energia".